di Eric Emmanuel Schmitt
In fondo ho sempre pensato che la vita non è altro che un grande imbroglio. Ci hanno gettato dentro senza chiederci il permesso, e poi ci sbattono fuori anche se non lo vogliamo. Appena ci illudiamo di aver afferrato qualcosa, la cosa svanisce. Non amiamo altro che fantasmi e tutto il resto rimane un enigma che non riusciremo mai a capire.
Una Erik Larsen, reporter, chiede un’intervista ad Abel Znorko, Premio Nobel per la letteratura. Uomo molto bizzarro, che vive su una piccola isola del Mare di Norvegia. Abel passa il tempo componendo lettere per una donna, forse un’immagine della sua mente, che egli ama ormai da 15 anni. Erik, alla morte della moglie scopre che lei ha intessuto per 15 anni una corrispondenza con un altro uomo. Il colloquio tra i due uomini, la cui “relazione” comune rimane celata, è vibrante e si alterna fra ferocia e compassione, ironia e pietà.
Lo spettacolo si articola in due atti della durata di 45 e 35 minuti.
Personaggi ed Interpreti:
- Abel Znorko
Silvio De Simone
- Eric Larsen
Roberto Volcan
Assistenza tecnica luci di Stefano Bassetti, Assistenza tecnica suono di Andrea Volani
Scenografia di Paolo Nones
Regia di Sergio Bortolotti